giovedì 7 gennaio 2010

IL PUNTO SUL CAMPIONATO (andata)

CAMPIONATO: Di buon livello, anzi ottimo. Chi negli ultimi anni (gli albori sono nel 2004) ha seguito la categoria avrà più o meno notato l’alternanza di annate con gironi morbidi e con diverse squadre senza pretese ed annate con gironi particolarmente combattivi che risultano alla lunga più divertenti. Il fatto di giocare di lunedì implica che si tratta del girone scelto da tutti quei team che hanno parecchia gente che gioca anche a calcio a 11 e che si allena gli altri giorni. Questo alza inevitabilmente il livello o perlomeno dovrebbe essere così.
Di squadre materasso non se ne sono viste anzi è facile perdere punti su ogni campo mentre un paio di squadre potrebbero tranquillamente primeggiare anche un gradino sopra. Enorme serietà finora, credo che nemmeno una partita sia stata vinta a tavolino per mancata partecipazione alla gara.

LA SQUADRA: Le enormi aspettative iniziali sono state sicuramente disattese ed il 5° posto dopo l’andata non può certo far sorridere. E’ certo tuttavia che per i playoff la corsa è aperta anzi apertissima e sarà una lotta tra le cinque attualmente in pole (sembra difficile un inserimento dalle retrovie…che fa sempre male). Il fatto che ci si ritrova un po’ staccati deve far pensare, ma il dilemma è se le attese erano esagerate e quindi vincere il titolo significasse sparare troppo alto oppure se si doveva fare di più. La verità sta probabilmente nel mezzo e comunque sarà il ritorno a scrivere questa storia. Tante partite hanno evidenziato che non eravamo inferiori a nessuno anzi (il parziale 4 a 1 contro il forte Pallets ad esempio) ma il fatto di essere una squadra nuova, da amalgamare, e un lungo periodo di appannamento, hanno pesato sull’andamento.
L’entusiasmo attorno ai “Blues” era inizialmente incredibile, poi forse è un po calato ma i tifosi restano comunque il sesto uomo in campo.

I PORTIERI: Il ruolo più difficile del mondo ha visto l’alternanza di ben tre portieri. Il titolare resta il Simo che ha dato grande sicurezza e nonostante manchino acuti eclatanti si può tranquillamente dire che non è mai incappato in serate-no ma il suo dovere lo ha fatto sempre. Gli acciacchi dell’ultima parte di stagione hanno lanciato dapprima Julio Miglio, stilisticamente discutibile, ma due partite su due da fenomeno e Stefano che, chiamato in causa in una partita delicatissima, ha fatto altrettanto bene. Ora si fa avanti il dubbio su chi dei tre debba proseguire tra i pali.

DIFESA: Tabellino alla mano un dato è inequivocabile: abbiamo incassato troppi gol. E’ segno quindi che qualcosa da rivedere c’è, tenendo conto inoltre che il Savi ha ottimi portieri.
Analizzando tutto più attentamente però non si può sparare a zero sulla difesa perché ci sono state partite dove i nostri dietro sono stati autentici gladiatori (una su tutte la partita contro l’ Ottica Fagnola). Semmai sono i meccanismi difensivi, il modo di difendere di tutta la squadra che talvolta non hanno funzionato. Troppe volte è stato lasciato l’ultimo dietro in balia di due o più attaccanti che arrivavano dalle retrovie e non sono stati seguiti.
Volendo puntare il dito a tutti i costi va forse detto che chi si è alternato dietro non ha saputa dare sempre la scossa, la strigliata quando serviva. Una volta imbroccata male la gara sono sempre stati dolori. La condizione, in generale, poi non è sempre stata al top e chi ha giocato dietro sa che per anticipare o fermare l’avversario bisogna sempre essere al 100%.

CENTROCAMPO: Fiore all’occhiello della squadra, si basa su tre elementi che reputo tra i più completi, se non i più completi, dell’ intero campionato. Albo, il Roby ed il Teo come laterale costituiscono quanto di meglio ci possa essere. Semmai le difficoltà sono nate strada facendo perché sulla carta sono pedine inamovibili. Guai fisici lievi ma a ripetizione hanno frenato il Roby mentre un normale periodo di adattamento al calcio a 5 è quello che c’è voluto per gli altri due.
Il gioco ed il futuro della squadra dipenderà molto da loro. Sono state poche, ma significative, le partite dove abbiamo tenuto in mano il gioco e quindi la mediana del campo ma sono stati sfracelli. Maggiore personalità lì in mezzo e si potrà guardare molto lontano.

ATTACCO: Le uniche perplessità sono numeriche. Ma non sui gol segnati che sono stati tanti (non solo degli attaccanti certo…) esclusivamente sul fatto che a Bomber Luca è inevitabile che non gli venga mai nemmeno un piccolo raffreddore. Troppo determinante il suo peso in zona gol per potervi rinunciare. Spalla assolutamente positiva è stato Stefano che non ha segnato come il fratello ma ha dato qualità e dispensato assist. Non essendo prima punta ma uno che ama svariare non potrebbe sostituire in tutto e per tutto Luca. Ecco che nasce forse l’esigenza di una alternativa che servirebbe nel caso di assenza del centravanti o in quelle serate no che di tanto in tanto capitano.
Nel finale di stagione è stata privilegiata la soluzione Simo che anche se ancora acerbo nel ruolo ha fatto intravedere qualità importanti e un fiuto del gol niente male.