martedì 2 marzo 2010

PIPA INVERSA - BAR SAVI 6 - 7



La prestazione più bella. Solo così si poteva battere la capolista e continuare la cavalcata vincente iniziata con il girone di ritorno. Crederci era un conto, vincere così, in rimonta, era accarezzare un sogno. E anche se era solo una partita, che in palio metteva i soliti tre punti e nulla più, per una volta ci portiamo via elogi e prestigio perché si è trionfato contro una corazzata del campionato.
Gara perfetta sotto tutti i punti di vista, in primis quella voglia che altre volte era venuta meno e che invece ieri è stata la molla (assieme ai denari…)per superare ogni ostacolo.
Venendo al gioco, notevoli passi avanti soprattutto rispetto a lunedì scorso. Compatti dietro, grande voglia di aiutarsi ed una condizione fisica finalmente brillante. Davanti la doppia soluzione punta di peso da una parte, agilità e fiuto del gol dall’altra ci hanno permesso di cambiare in corsa per disorientare l’avversario.
Inizio travolgente, un paio di mischie ben risolte e due a zero per noi. Poi la veemente reazione dei padroni di casa che con tre conclusioni dalla distanza ci infilzavano ribaltando il risultato in nemmeno cinque minuti.
Dopo il momento di confusione però siamo tornati a prendere campo pungendo in contropiede; il risultato nei primi venticinque restava in ogni caso invariato. Doccia gelata ad inizio ripresa. Nonostante un assetto più equilibrato in campo, un contropiede ben gestito portava la Pipa Inversa sul 4 a 2. E’ qui che nasce il capolavoro dei Blues, via le paure e grazie alle giocate del Roby, del Simo ed ai gol di Luca e Miglio avanti di una lunghezza. Un plauso al Sile e Ste che nel frattempo ereggevano una linea Maginot dietro. Ancora pari e ci voleva una magia di Ale su calcio piazzato da distanza siderale (uno shout out per lui) per regalare il nuovo vantaggio. A poco dal termine, un giusto tiro libero ristabiliva il punteggio. Poteva bastare anche un punticino ma i nostri non si sono accontentati ed un guizzo de Miglio sul filo di lana ha messo tutto a punto per la festa finale.
Ora riposo e poi Desperados. Avanti Bar Savi!
Un ringraziamento al nostro Presidentissimo perché solo lui, da sobrio o da ubriaco molesto, riesce a caricare così i ragazzi! Che motivatore!

Però promettere un centone a cranio a mercenari con la “M” maiuscola come noi è un autogol tremendo per le casse aziendali. Gente come noi per due denari direbbe “sei uno stronzo” in faccia a
Mike Tyson..per capirci. Miky per sempre.

Le Pagelle:

PIACENTI S. 7: E’ una serata dove si sa in anticipo che gli avversari tireranno parecchio e da tutti gli spigoli. I gol lo vedono assolutamente incolpevole, mentre il suo sigillo sulla vittoria lo pone sui titoli di coda quando con due respinte di piede scrive “The End”, GARANZIA.

SILEO 7+: Entra lui e dietro sistema un sacco di cose. Pace se non ha chances per spingersi in avanti basta il suo senso della posizione per mettere il bavaglio al più quotato degli avversari. Più lo guardo e più imparo nel vederlo giocare, INSUPERABILE.

ORSI 7+: Parte giocando benino, anche se non riesce sempre a frapporsi con il corpo ai tiri-gol avversari. Quando entra nel secondo tempo è gigantesco in un paio di chiusure. Poi la punizione del gol. Pazienza se qualcuno pensa ancora sia solo fortuna, la media realizzativa in quel senso fa calare ancora una volta il silenzio in platea, SINISA.

BREVEGLIERI 7: Gli manca solo il gol e un pizzico di pericolosità in più. Ma che lavoro, che corsa sfiancante a rifornire le punte e poi a dar man forte dietro. La birra della vittoria ha la sua faccia stampigliata sul boccale, BIRRA MORETTI.

LOCCHI 7,5: La veronica con cui libera al tiro Luca per una delle reti più “in” della sera è roba da Sony Playstation, triangolo, ics e colpo di levetta analogica per una giocata davvero importante.
Poi tanta corsa, calibro nei passaggi e duro nei contasti, SUPERBO.

INZANI 6,5: La classe cristallina non si discute e tantomeno la prestazione di ieri, tanto fosforo e corsa che probabilmente è lì ancora adesso che sale “a due a due” i gradini delle scale di casa. Però la follia del mani per il loro tiro libero, anche se frutto della foga agonistica, rischia per un attimo di macchiare una partita sopra le righe. Solo per questo mezzo punticino in meno al gladiatore Albo, GENIO E SREGOLATEZZA.

MIGLIORINI 8: Che è forte lo si sapeva, ma una gara del genere è da antidoping senza preavviso. Ruba un’infinita di palloni estirpandoli dalle caviglie nemiche, riparte sempre e segna due dei sette sigilli totali. Il primo è bello, il secondo è decisivo e pesa come un macigno, IO SONO LEGGENDA.

STILO 7: Non riesce a segnare ma ci va vicino, molto vicino. I legni gli dicono più volte che non è destino ma non molla un centimetro e da carro armato vagante qual è fa a spallate fino a regalare l’assist decisivo per il primo gol del Miglio, O ANIMAL.

PIACENTI L. 8: Se nel calcio conta buttarla dentro più degli avversari con lui hai trovato la macchina perfetta per mettere in pratica la regola. Segna in mischia, propizia un autorete, si catapulta su ogni pallone come gli zombie che escono da tutti gli spigoli in un videogame d’azione. Difficile chiedergli di più, uccide il match, ASSASSINS CREED.

TIFOSERIA 6,5: Gli appelli in settimana sono caduti un po’ nel vuoto ed il seguito per una gara del genere è un po’ sotto le attese. Però i presenti ci incitano fino alla fine, veramente unici. Per una sera peggio per chi non ha visto uno spettacolo del genere.

PIPA INVERSA 7,5: L’affiatamento tra loro si vede e non mi stupisce la loro posizione in classifica. Giocano bene, alla morte, solo un Bar Savi così li mette k.o. all’ultima ripresa.
Un saluto ed una menzione particolare al n. 23 del Pipa che, tanto è stato forte e “rompiscatole” in campo tanto è stato corretto e divertente nel siparietto finale (spogliatoio). Non capita spesso che un avversario ti faccia i complimenti dopo una sconfitta. Grande quindi. E lo ringrazio anche per i complimenti al nostro blog dedicandogli una pagella.

N. 23 7: e’ il pilastro del Pipa Inversa, tutti i palloni passano e devono passare tra i suoi piedi felpati. Quando aziona il mirino è preciso, meno male che alla lunga riusciamo a mettergli la museruola. Si innervosisce eccedendo un po’ nella sceneggiata, ma si intuisce la voglia di non perdere, ROMARIO.

Reti: Piacenti L. 3; Migliorini 2, Orsi 1, Autoreti 1

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