martedì 4 maggio 2010

COMUNICATO: GRAZIE A TUTTI!

Se non avessimo perso, se non avessimo bruciato gli sforzi di una stagione in una sera non avrei visto quel che ho visto. E quel che ho visto è stato bellissimo.
Abbracciati in cerchio prima dei rigori. Avevamo festeggiato dei gol, tanti gol durante il campionato ma un abbraccio così non si era ancora visto. Lì ho capito che avevamo già vinto, ancora prima di andare a tirarli. Lì ho capito che abbiamo un futuro, che dopo tante menate siamo finalmente diventati una squadra con la “s” maiuscola.
Pazienza per come è andata. Che ripartiremo è cosa sicura.

E questo è merito unicamente di chi più di tutti ha creduto e crede ancora in noi. Inutile dire GRAZIE PRESIDENTE.

Le frasi che seguiranno non servono tanto per omaggiarlo ma per spiegare a tutti quanto sia immenso e che cosa è divenuto, in poco meno di una anno di storia, il Bar Savi Calcio grazie a lui.

Lo spareggio è finito da qualche minuto, lui ci chiama nello spogliatoio, esige il viva voce e chiede se lo sentiamo bene tutti. La risposta è si..e si pensa al cazziatone. Lui dice “ Ragazzi sono orgoglioso di voi”. Grazie Miky.

Segue tutti i rigori, una sequenza interminabile di rigori, al cellulare mentre sta servendo al Bar. La bolletta telefonica l’ha poi addebitata al Travo. Grazie Miky.

Segue anche buona parte della partita con l’orecchio appoggiato al telefonino. Alla notizia che siamo sotto per tre a due lo scaglia contro la parete crepando il display. Il telefono è all’ultima moda, lui è presidente. Grazie Miky.

A febbraio o giù di lì va in Inghilterra, precisamente Londra e Manchester, per un viaggio di piacere. Al ritorno e prima di una partita annuncia, tra lo stupore dei media e della squadra, di aver comprato Rooney ma di esserselo dimenticato nel baule dell’auto. Grazie Miky.

Ci ha pagato una cena di Natale incredibile. Grazie Miky.

A volte è arrivato un po’ troppo carico alle partite, anche più di noi. In una di queste, nel concitato finale, l’arbitro ci ha negato di tutto. Lui da lord inglese non si è scomposto, ha seguito cioè la sua linea di pensiero: dato che aveva iniziato ad insultarlo già prima del misfatto ha continuato a farlo. Poi, e c’è un filmato che lo dimostra, sembra pentito se ne sta per andare con il giubbotto in mano. Esce dallo schermo del video; poi indietreggia ed esclama: pezzo di medddaaa..impagabile. Grazie Miky.

Una partita si stava mettendo male nel senso che a cinque minuti dal termine eravamo sotto di due reti. Da vero motivatore ha urlato: Vincete? Cento euro a testa. L’abbiamo pareggiata. Grazie Miky, un vero presidente rischia ma non troppo.

Una sera d’inverno ( era da poco finita l’andata) stava dietro al bancone dopo un pranzo a base di polenta e antilope. Non era sobrio. Ha proferito: se battete al ritorno il Pipa Inversa (la capolista..) prometto cento euro a testa. A distanza di mesi abbiamo vinto. Grazie Miky.

I soldi li ha cacciati (anche contro la nostra volontà). Unico. Grazie Miky.

Continua a sostenere che quella sera era sobrio. Grazie Miky.

Avversari si sono inchinati alla sua magnificenza chiamandolo presidente. Grazie Miky.

Una sera ci salta in mente di fare le polo ufficiali della squadra. Ovviamente essendo il numero uno dei numeri uno accetta con entusiasmo. Aggiungendo però: vado da chi so io. In una settimana le abbiamo. Non sono mai arrivate. Lui, che assieme al Ranzani di Cantù non ama prese in giro di questo tipo ha rilanciato: borsoni e tute! Grazie Miky.

UNO DI NOI!

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