venerdì 18 marzo 2011

BAR SAVI - VINERIA HOPLA' 8 - 6


Un Bar Savi bruttino, però vincente.

Dopo la prova di lunedì, giocata piuttosto bene, era questa una serata di conferme per i Blues. E’ arrivato il risultato (seconda vittoria consecutiva) mentre il buon gioco ancora latita. Poco male, tante, troppe volte ci eravamo dovuti accontentare delle pacche sulle spalle, questa volta invece il nostro sorriso è più beffardo di quello dello Stregatto.
Partita dai due volti: inizio alla camomilla con i nostri imballati nelle gambe e nella testa, palesemente in difficoltà di fronte all’irruenza degli avversari. I cambi lampo non portano risultati immediati e ci vuole quasi un tempo per vedere qualcosa di accettabile. Si chiude con un tre a tre, riacciuffato tutte le volte dopo essere andati sotto.
Ripresa che inizia sulla falsariga, anzi forse peggio, dato che una punizione dal limite deviata e un tiro sotto la traversa ci mandano sull’orlo del baratro. Lì scatta la molla, si riordinano le idee e un paio di gol ci rimettono in carreggiata. Un grande Bardet, autore di 4 reti, trascina i Blues al sorpasso. Il finale è un assedio ospite con qualche calcione di troppo ma il Savi non perde la testa e ribatte colpo su colpo fino al triplice fischio.
Nemmeno il tempo di gioire, lunedì è di nuovo campionato, ancora in casa contro la Pizzeria Borgo. L’occasione di arrivare al terzo successo di fila è ghiotta, dai Bar Savi devi crederci!

Una vena polemica, ma secondo me ci vuole. Avevamo un allenatore e di conseguenza un briciolo di organizzazione. Ora non entro nel merito ed i motivi non mi sono chiari ma da un bel po’ di partite a questa parte non c’è più stato.
E’ o meglio era stato degnamente sostituito. Da due gare ci siamo autogestiti e così potrà essere fino al termine (lo abbiamo fatto per un anno intero). Però da ieri tutto questo faccio fatica a digerirlo. Perché non c’era nessuno? Perché si urlano i cambi dalla tribuna come all’ortomercato? Perché quando uno scazza ne cambia due a casaccio e sono sempre i soliti? La pazienza ha un limite e ok, ma vale da entrambe le parti. O uno è Capello o meglio se ci pensa seimila volte prima di stravolgere tutto in base ai suoi ormoni. Ma poi, i cambi lampo andrebbero anche bene, mi prenoto per tutti i prossimi, ma almeno dalla panchina, non dal Crocione.. Torniamo seri, amesso che qualcuno voglia esserlo davvero.. perché a vederla bene a volte mi sembra tutto un grosso scherzo.

DRAGHI 6+: Un paio di gol sembravano evitabili, mettiamoci pure una punizione, ma per il resto è uno scudo respingente. Ogni volta che c’è il suo dovere lo fa sempre, AFFIDABILE.

ORSI 4,5: Dopo pochi minuti viene levato ed è un errore perché fino a lì aveva fatto bene. Quando rientra ha visibilmente la testa da un'altra parte. Sbaglia tanto, quasi tutto. Sfortunato invece sulla seconda punizione, la palla viene deviata e lui, appostato sulla linea, non riesce a toglierla dal sacco, NUVOLONI.

SILEO 6: In alcuni frangenti balla parecchio, ma solo perché deve andare a toppare tutte le falle di una squadra con il fiato corto, anzi cortissimo. In tutti i casi è il più sicuro dietro, ci mette fisico e tempra, CUORE DI CAPITANO.

VINCINI 6,5: Tanta corsa, anche nei momenti di difficoltà non perde la bussola e punta sempre a nord. All’inizio spinge ma non riesce a farsi largo, poi diventa padrone della sua fetta di campo e finisce in crescendo piazzandoci pure il solito golletto, ARMERO.

BREVEGLIERI 5,5: Leggermente appannato, soffre più di altri il ritmo partita e soprattutto la confusione in campo. Meglio nella ripresa, più fluido e lineare nei passaggi anche se non riesce quasi mai a liberarsi per il tiro, IMBRIGLIATO.

LOCCHI 6: Anche lui vittima delle sostituzioni più veloci del West ci mette tempo per tornare in pista. Primo tempo di sacrificio ma senza troppi lampi, ottimo invece nella ripresa. Quando è in campo si ha la sensazione che qualcosa là davanti possa sempre succedere, FLUORESCENTE.

INZANI 7: Il suo ingresso spacca in due le sorti del match. Tonico e grintoso nei contrasti, vince tutti i duelli personali e dà il via ad un sacco di azioni. Vive un momento di splendore, guai a spegnerlo, LEADER.

PIACENTI L. 6: I gol, come sempre pesanti, lo portano a tagliare in volata il traguardo della sufficienza. Ma la sua è una tappa in salita come il Mortirolo: impreciso negli appoggi, poco propenso al pressing e poco ispirato nei dribbling. Ha visto serate migliori ma alla fine il suo contributo c’è eccome, SCALATORE.

BARDETTI 8: Nelle prime partite ci ha preso le misure, ora mette paura alle difese avversarie quanto Jason e la sua motosega in Non Aprite Quella Porta. Spettacolare quando sradica la palla al portiere in uscita e infila a porta sguarnita, POKER D’ASSI.

MISTER 1: Chi?

VINERIA HOPLA’ 6,5: Ormai è la quarta volta che ci si incrocia e li conosciamo piuttosto bene. Anche se tre le hanno perse, ci hanno sempre fatto soffrire come pazzi. Anche ieri  in fondo meritavano qualcosina in più. Comprensibile il nervosismo finale per una partita che avevano quasi in pugno.

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