giovedì 17 marzo 2011

LUNGHI VIAGGI...

Vale’s corner.
Di Valentina G.


L’ELEFANTE. L’elefante, animale che vive prevalentemente in Africa, dopo una gravidanza di circa 21 mesi (ovvero quasi due anni) , mette al mondo un solo elefantino; noi, dopo lo stesso periodo abbiamo finalmente partorito una vittoria e ora, con una certa soddisfazione posso dire 2 cose: primo, non mi piacerebbe essere un elefante, secondo, l’elefantessa ha tutto il mio appoggio morale per l’attesa lunga e sofferta.

Il bar New Savi Team dopo 58 partite perse, 2 dimissionari di cui 1 recuperato in extremis proprio ieri, 1 legamento rotto, 1 caviglia pesta e 1 testata fotonica ha finalmente stracciato gli avversari con un bel 6-2 e a Lugagnano si parla già di miracolo e di peri fioriti a gennaio (un po’ come a San Damiano).
Come al solito non mi metterò a commentare la partita visto che io sto al calcio come le scoregge di chi sapete voi stanno al gusto di violetta (non posso dire il nome, altrimenti sputtanerei il presidente…ops), ma mi limiterò a scrivere le mie sensazioni da ultras finalmente appagata.
Dopo numerose trasferte non riesco ancora a capire come mai si parte sempre 8 ore prima anche se la destinazione è il bar sottocasa…ieri sera per fare 25 km siamo partiti alle 19 quando la partita sarebbe cominciata alle 20.00; probabilmente si era deciso di andare fino a Cortemaggiore in ginocchio in fila indiana pregando la dea Kalì affinchè ci facesse portare a casa i tanto sognati 3 punti e nel caso non fosse bastato il sacrificio fisico, avremmo provveduto al sacrificio umano che sarebbe stato quello di Manuelito. (niente di personale Manuel, sono affari…nessuno sa chi ha detto questa frase vero??? Non avevo dubbi…..)
Questa volta, in macchina, ero con Sir Paul Albo Mccartney, Ale, Manuelito in qualità di navigatore, e al volante, Furio.
Luca, battezzato da questo momento Furio è un grande estimatore dell’ordine. Deve avere un sensore posizionato dietro alla nuca stile Matrix che non fa contatto se le cose non sono esattamente come devono essere. È un po’ come usare un robot da cucina che se non chiudi il coperchio ermeticamente e non senti il “bip” non funziona. Ecco. Puoi fare qualsiasi cosa, ma se non sei con le cinture allacciate, e il telefonino agganciato al Bluetooth lui non parte. Ho qualche dubbio che nell’aletta parasole ci sia incollato un foglio con scritto “non parlate al conducente”.
Ad ogni modo sono sicura che come ogni buon Furio che si rispetti abbia telefonato all’Aci di zona e abbia chiesto quanto tempo ci avrebbe impiegato in macchina da Lugagnano a Cortemaggiore con gomme anteriori all’80%, asfalto scivoloso, pioggia, 1 autovelox, 1 centro abitato, 1 semaforo, 4 persone a bordo, 3 borsoni completi di portascarpe e due cuscini con l’interno di vera piuma d’oca.
Sono 2 anni che conosco Furio ma non ho ancora capito a cosa servano 2 cuscini su una macchina. Sarò una pervertita ma sinceramente mi viene in mente solo una cosa e ammetto che pensare questo di Luca mi fa sentire gravemente in colpa quindi ricordatemi questa sera di dire 10 atti di dolore a testa in giù.
Grande assente della serata AmolavitaTeo e infatti questa volta tutti avevano addosso la maglia giusta ovvero quella blu a righe che sembra un pigiama da ospedale anni 70.
La partita è stata abbastanza sofferta. Io, come una riposseduta da un diavolo logorroico (ovviamente) ho urlato come al solito quelle frasi inutili e senza senso che può concepire solo una persona che non capisce una mazza di moduli, sostituzioni cross e assist; anche se questa volta con enorme stupore, ho allargato la mia proprietà di linguaggio e oltre ai soliti “dai! Su! Bella lì!” ho aggiunto dei “ dai saliteeee…” a cosa mi riferissi non lo so nemmeno io, ma mi dava l’idea di dare l’impressione che ne capissi qualcosa in più di niente e quindi credo che lo ripeterò anche nelle prossime partite.
Dopo la partita tutti in pizzeria con Albo che ovviamente mangia aria, sms, e fa quel gioco con l’acqua che ti insegnano all’asilo per stare zitto e non rompere le palle agli altri. Ad ogni modo era meglio che continuasse a farlo piuttosto di vedere la scena dopo con il presidente stile “over the top” “ce l’ho più grande io, no, ce l’hai più piccolo tu” …si parlava di muscoli ovviamente.
“io faccio 300 addominali al giorno”
"…e io ne faccio 301”
“…..ma io ne faccio 300 cantando il Nabucco e mangiando una carota”
“…….e allora tu non hai i dorsali”
“………i dorsali ce li hanno quelli che non hanno i pettorali”
“………..e i pettorali ce le hanno le galline”
……………………..e voi avete anche un po’ rotto i coglioni. Tutte e due allo stesso modo.

Tutti sorridenti e tutti felici. Ma giovedì???
Ok, niente panico, ce la faremo. Forse.

Ps.
Ma giovedì si canta l’inno di Mameli? Beh, studiatevelo e non fate la figura dei pezzenti, per favore.
Ah, voto della pizza -7, mi spiace ma come sempre avevo ragione io.
Non mi sono dimenticata del Fantastico Pinguì di Roby e degli altri…a tempo debito, se avrete voglia di leggermi, parlerò di tutti, anche della sottoscritta (e allora si che ci sarà da ridere).

Nessun commento:

Posta un commento